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martedì 27 settembre 2011

Cazzo, in Italia lo continuano a chiamare il terremoto d'Abruzzo, con travasi di bile miei e di molti altri, in America invece lo chiamano -giustamente- il terremoto dell'Aquila. Mi trovo costretto a dire brava America!

giovedì 2 giugno 2011

Fissazioni

Io c'ho due fisse. I soldi e la fregna. I soldi bene o male a fine mese li vedo, la fregna...

domenica 29 maggio 2011

Lady Kakka


Da queste parti, se si ha una certa età se non si parla tra amici di fica allora si parla di politica, e da queste parti, quando si parla di politica si finisce sempre a parlare di ricostruzione, di terremoto, e si finisce sempre con la conclusione che comunque in un modo o nell'altro loro, a noi, ce lo mettono sempre nel culo. La cricca ingorda che fa rimpiangere i vecchi Andreotti. Dall'altra parte noi, i poveracci. Sono appena tornato a casa, accendo la tv, su MTV c'è Lady Gaga che parla del destino che l'ha baciata. Va tutto in culo. Andate tutti a fanculo! Come rispondeva il Grande Lebowski al vaffanculo di Drugo? Quella è la sua risposta a tutto, se la faccia tatuare sulla fronte, la sua rivoluzione è finita, gli sbandati perderanno sempre- Ecc ecc (potrei andare avanti fino alla fine, credo). Qui invece, qui nel mondo reale, ad andare a fanculo è lo spirito d'iniziativa. Le carriole per esempio, le tanto amate e odiate carriole hanno coinvolto un po' di persone. Emotivamente bellissime, come messaggio condivisibilissimo. Però poi a mente lucida, quando vai a fare i conti ti rendi conto che di gente ce n'era poca. La città era stata disintegrata una seconda volta (?). Nella città del paese dei mezzi e mezzi, dei due partiti, c'è chi diserta, chi non sa, chi partecipa, ma è normale, è la vita. C'è chi segue una linea (coerente o trasversale non ha importanza) per tutta una vita senza trarne vantaggio, chi sì, c'è chi non muove un dito e non farà (giustamente) un cazzo tutta la vita, chi non muovendo un dito troverà il modo per ricavarne milioni di euro. Il bello (da intendere nel senso di bello dal punto di vista del brutto) è che la maggior parte della gente è regredita allo stato di folla, a un'immagine sfocata, oppure nitida ma anonima perché fatta tutta con lo stesso e unico stampo. E così facendo non si va avanti, per L'Aquila e non solo.

sabato 21 maggio 2011

Coglioni!



domenica 13 marzo 2011

No panic

Ci vuole un certo coraggio (o faccia di culo?) a dire che in Giappone non c'è emergenza o rischio nucleare. Lo ha appena detto Boschi al TG4 di Emilio Fido il quale ovviamente gli dava ragione. Niente allarmismi si sono raccomandati (ottimismo ci vuole nella vita aggiungo io). Come per L'Aquila. Per fortuna che in Giappone Boschi non conta un cazzo di niente e che adesso lì i controlli, per vedere se ci sono contaminazioni o danni rivelanti, li stanno facendo a tappeto.

martedì 1 marzo 2011

Come si cambia

Ieri c'è stata l'inaugurazione a Barete di una scuola elementare. Era presente Renato Schifani. Lì ho creato un mostro. Eravamo un bel po' di cameraman e mi è venuta una terribile paranoia. Ho pensato, E se qualcuno ha la mia stessa frequenza al radiomicrofono? Allora dico a tutti Qualcuno ha la frequenza 456? E qualcuno fa Ma de che? Del radiomicrofono je faccio io, allora certi me chiedono E ando se vede? Alla fine tutti riusciamo a capire che non abbiamo interferenze, che ognuno ha una frequanza diversa. Ma oramai il mostro è creato. Lo ammetto, bastava portarsi una cuffia per sentire se c'erano disturbi sul microfono, ma ho dimenticato di prenderle. Un collega gentile mi aveva prestato le sue e ho potuto controllare. Mea culpa fatti adesso veniamo al punto. Il punto è che molti di questi operatori lavorano per la RAI per MEDIASET e per tutti gli altri network che conosciamo. Beh nessuno di loro sapeva cosa fare in una situazione simile: Ando se vede 'a frequenza? Come se cambia? E si nun ce riesco che devo da fa?-. A queste persone farei fare un bel corso, neanche di aggiornamento, di formazione. Siamo pigri, comodi, disinteressati, fancazzisti, fermamente convinti a non cambiare di una virgola.

giovedì 23 dicembre 2010

Un'altra proroga

C'è una divertente commedia con un grande Bill Murray che si chiama Ricomincio da capo. La sua condizione è uguale alla nostra. Ogni tot mesi la stessa storia, una nuova proroga delle tasse (si dice l'ultima, dopo di che ci sarà la restituzione del 100%) che, appunto, ci fa ricominciare da capo e rivivere ancora questa straziante e tragica replica. Pronta la risposta di Noi aquilani: l'assemblea cittadina, insieme ai politici intervenuti nel corso del consiglio comunale che si è svolto in Piazza Duomo, si è diretta all'Emiciclo, dove si svolgono i consigli regionali, per occuparlo simbolicamente per circa un'ora. Qualcuno giustamente ha fatto notare che questa in fin dei conti è una prova. Tocca a noi superarla ma occorre lucidità e fantasia per farlo. Sconfiggere il mostro, uscire da questo incubo che ogni tanto va in loop, è possibile.

Link:
Il Messaggero.