La foto qui in alto è tratta dal film Basket Case.
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giovedì 24 dicembre 2009

Vigilia aquilana

Anche se a un orario improponibile, sono riuscito a rispettare una tradizione che neanche se casca L'Aquila... o madonna santa mi sa che mi è uscita... insomma sono stato al Boss per il consueto aperitivo della vigilia. Franco mi ha detto che l'8 è stata la festa di tutti (l'8 dicembre la cantina del Boss ha riaperto ufficialmente il suo storico locale di via Castello) mentre oggi è stata la festa degli aquilani. Parole bellissime. Chi non si è visto oggi lì non è un vero aquilano.
Aquilani, auguri. Adesso siamo rimasti solo noi. Per cui, come direbbe Nonno Simpson, rimbocchiamoci le maniche, olio di gomito e RONF RONF!!!

sabato 19 dicembre 2009

Suor Oliva

Oggi mentre lavoravo a Coppito per una TV di Trento ho incontrato per caso una delle persona più belle che ho conosciuto quando ero in tendopoli. Suor Oliva ha un carattere, una filosofia, che dovrebbero essere obbligatori, pena una multa, o peggio la pazzia. Incredibilmente moderna (su certi discorsi che si facevano a Collemaggio erano gli altri ad arrossire o ad arrabbiarsi), non si lamenta ma accetta la dura realtà con il sorriso, consapevole che nel suo convento di via XX settembre probabilmente non ci tornerà più. Questa si chiama personalità.

Due parole sulle tasse

Sulla faccenda della sospensione delle tasse per noi terremotati è impossibile restare calmi. Solo una cosa è certa: molti di noi lo stanno prendendo in quel posto. Il provvedimento, se è vero quanto si apprende in questi giorni (perché a sentire certi come Chiodi o Bertolaso è tutto ok, è la prassi), è anticostituzionale. Dice infatti l'articolo 3 della Costituzione Italiana:

Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali.

È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l'eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l'effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all'organizzazione politica, economica e sociale del Paese.

Questo governo insomma sembra ribadire che la legge non è uguale per tutti.

martedì 8 settembre 2009

Animali

-Io non voglio più avere rapporti umani con te-

domenica 6 settembre 2009

Animali

-Cazzo, ci sono due froci nel bagno che se lo menano-

L'hai voluto tu

Torno adesso a "casa". C'è un gruppo di artistoidi con tamburelli e schiamazzi a ballare davanti l'ingresso principale. Mi fermo e gli chiedo chi siano. Siamo un gruppo di amici mi risponde un tizio che vuole per forza risultare simpatico. Siete di qui, no? Gli dico facendo intendere che ho capito benissimo che non sono di qui. Siamo di tutta Italia mi risponde lui sempre con il suo sorrisino accattivante, si crede lui. Volevamo fare un po' di festa e ci chiedevamo se era possibile entrare. Tralascio al fricchettone che esattamente cinque mesi fa c'è stato qui un terribile terremoto. Mi chiede se sono del posto e gli rispondo che vivo lì. Beh, mi fa lui, avremmo bisogno di una mano per entrare e fare un po' di festa. Evidentemente ho un'espressione perplessa perché non mi dà il tempo di dire niente che subito mi fa Ma voi potete parlare tra di voi? Assolutamente no gli dico senza neanche pensarci. Qui ci mettono in prigione se parliamo tra di noi, se organizziamo una manifestazione cittadina, un'assemblea nella tendopoli. E glie lo dico guardandomi attorno come se avessi paura di essere ascoltato. Non possiamo parlare con nessuno, ci è proibito da un'ordinanza del sindaco, dai sei mesi ai tre anni di reclusione. Sto rischiando tantissimo anche parlando con te adesso. Non ci è permesso uscire dalla tendopoli se non per motivi gravi, torno adesso da un funerale, per ottenere il permesso ho dovuto promettere cose che è meglio non sapere. Il capocampo e il sindaco della tendopoli sono severissimi, arrivano ad umiliarti in pubblico, a picchiare i bambini e i vecchi. Molti sfollati ritengono che sia giusto, pensa tu. E la nostra è una delle tendopoli più vivibili. Ma il capocampo è della Protezione Civile? Magari, quelli sono esclusi qui. Qui comanda solo la Croce Rossa. lo sai che sono addestrati a torturarti come i soldati americani? E poi dicono non sparare sulla Croce Rossa... Ma non potete denunciare il tutto a qualcuno? C'è un'ordinanza del sindaco, c'è l'appoggio del governo che vuoi fare? A chi ti appelli? Queste cose sui giornali non le senti mica è? Scappate finche siete in tempo, telate.

Lamentele

Comincio ad essere stufo delle lamentele che sento in giro. Ci si lagna dei pasti mediocri della mensa, come se si fosse tutti chef rinomati, o si fosse mangiato sempre in ristoranti di lusso. Si polemizza sul fatto che le case del Progetto C.A.S.E. sono brutte, come se si fosse vissuti in delle regge da far invidia alla Regina d'Inghilterra.
In pochi notiamo la mazza da baseball che ci stanno infilando nel didietro. Per esempio: disperdere la città tra tendopoli e alberghi (la maggior parte dei quali tutti lontani) ha anche lo scopo di mantenere alta l'gnoranza, ed evitare così assemblee, raduni, incontri. Con la popolazione sparsa per tutto l'Abruzzo è più semplice bloccare il passaparola che i giornali spesso omettono.
Ci si lamenta che le C.A.S.E. sono brutte (e non lo sono, almeno a mio avviso) e hanno imbruttito i paesaggi, e si ignora che sono costate uno sproposito per far entrare nelle tasche della Protezione Civile bei soldini. Ho parlato con un'impresa che sta costruendo alcune di queste palazzine, mi hanno detto che le case sono antisismiche in quanto costruite principalmente con il legno, le colonne che sorreggono la base di cemento non sono necessarie per la sicurezza dell'edificio, sono inutili ma erano nel progetto... La conferma lo avuta leggendo un dossier su L'Espresso tempo dopo.
Ci si lamenta che i volontari che operano nei campi di accoglienza ci trattano come menomati, si alza la voce quando gli stessi ci dicono che bisogna collaborare perché da soli non ce la fanno a gestire la situazione. Ci si lamenta per sport, come passatempo. Ci si lamenta a cazzo. Non stiamo facendo una bella figura.

mercoledì 26 agosto 2009

Programma tipico nelle tendopoli del COM 1

Ore 7.00
Sveglia
Ore 7.30-8.30
Colazione
Ore 9.00-10.30
Possibilità di scegliere tra tre corsi:
1-Preparazione e lancio di bocconi avvelenati per cani e gatti
2-Lancio dei sassi contro i turisti della tragedia
3-Ricamo e uncinetto
Ore 10.30
Prima rissa con il vicino di tenda
Ore 11.00
Merenda
Ore 11.30
Svago
Ore 12.30
Inizio della fila per il pranzo
Ore 13.00-14.30
Pranzo sgomitante
Menu tipico:
Spaghetto alla polvere e stracci, rigatone di topo, pennette cadute per terra ripassate nell'ammoniaca. Verdure grigliate sull'asfalto, braciole con contorno di feci varie. Frutta di plastica.
Ore 15.00
Pennichella
Ore 16.00-17.30
1-Corso per sparare agli uccelli
2-Corso per catturare gli scarafaggi
Ore 18.00
Rissa con il vicino utilizzando qualsiasi arma a disposizione
Ore 18.30
Insulto alle forze dell'ordine arrivate per fermare la rissa
Ore 19.00
Santa Messa
Ore 20.00-21.30
Cena
Menu tipico:
Maltagliati e mal serviti (insulti e espressioni scocciate), orecchiette tutte un blocco (condimento a sorpresa all'interno), mezze maniche alle erbacce varie. Patate imbevute nel piscio di vacca da pascolo, pomodori mangiucchiati e sputati direttamente nel piatto. Arrosticini di pecora morta di afta, spinaci all'odor di vernice, fettina di manzo cotta e ripassata sulla tazza del cesso.
Ore 22.00
Proiezione del film Il dolce domani
Ore 23.30
Saluti del capocampo dagli altoparlanti

lunedì 27 luglio 2009

Animali

-Torno subito vado a buttare le lenzuola sporche. Oggi ho fatto anche la doccia. È perché speravo che tu fossi bona e invece...-

domenica 19 luglio 2009

Discorsi logici mi pare

Come è logico che è grazie alla licenza della Mondadori sul marchio Oscar che Salvadores ha vinto l'Oscar per Mediterraneo, come hai detto?, aspetta un attimo fammi finire il concetto, allora è logico anche che a provocare il terremoto del 6 aprile sia stata una formica che si è vista sottrarre da un uomo (ignaro di ciò per giunta) il cibo che stava trasportando.
Comunque la colpa è dell'uomo!
Non capivo quello che la donna aveva detto, non stavo ascoltando. Dovevo alzarmi e andarmene via, magari mandando tutti a 'fanculo per le loro banalità, invece restavo lì. Il primo minuto per educazione. Ma non dovevi mandarli a 'fanculo? E tu chi sei da dove spunti fuori, ma soprattutto dove sei che non ti vedo? L'ho detto ad alta voce o l'ho solo pensato? Mi hanno sentito? Poi sono rimasto come ipnotizzato dai loro discorsi, mi ci perdevo, erano troppo assurdi, parlavano di persone che si risveglieranno trasformate in insetti. Dovevo alzarmi e spaccare la faccia a tutti. Alla signora che sparava cazzate sul bromuro come rimedio per le fornicazioni, al ragazzino perchè a quest'ora si dorme e non si ascoltano i discorsi senza senso dei grandi, al signore perché annuiva ad ogni cosa che veniva detta, al geometra che calcolava quanto tempo ci vorrà per costruire un'astronave. No, non potevo alzarmi e scappare, Ma non volevi spaccare la faccia a tutti? Ti ignoro adesso mi ricordo di te. Quei discorsi erano uno spunto dietro l'altro per uno scrittore o per uno che non aveva niente di meglio da fare. Quelle persone sapevano il fatto loro, dicevano di essere informate sui fatti, non si contraddicevano mai. Era una setta e io li avevo scoperti.

mercoledì 15 luglio 2009

Domande

Visto che le scosse continuano perché diavolo hanno fatto le verifiche più di un mese fa?

mercoledì 24 giugno 2009

Volantino

Cercasi donna che abbia una solida base di carbonio e azoto.
Non è necessario il pollice opponibile (fino a mo' ho fatto da solo...)

Ce vado nun ce vado

Non è Funari che racconta l'aneddotto del taxi che lo aspettava di sotto mentre arrivava lo stimolo colico. No. In città ha riaperto la multisala Movieplex. Ma dopo la bottarella di due sere fa (4.6) della durata di circa quattro secondi...col cavolo che ce vado. Peccato perché c'è parecchia roba interessante.

sabato 20 giugno 2009

Europee

Berlusconi ha vinto anche le elezioni europee. Il PD galleggia come meglio può, Di Pietro continua ad aumentare consensi. Il PD ha impostato la sua campagna sulla vicenda Noemi Letizia.
Per quanto mi riguarda, la notizia che il Nostro Premier vada con delle ragazze così giovani ha aumentato la mia stima per lui.

venerdì 19 giugno 2009

Uno strano vecchietto (1)

Mattia mi aveva già parlato di quello strano vecchietto che raccontava di cose strane accadute molto tempo prima.Tra i vari posti che mi fece visitare della sua città ci infilò pure il bar dove era sicuro di trovarlo. E infatti era già lì appoggiato al bancone che parlava con la barista. Mattia lo chiamò non appena entrò nel locale. Il vecchietto si girò e lo salutò con un gesto del capo.
-Roberto, questo qui è il mio amico Federico, Federico lui è Roberto, ne sa una più del diavolo-
-Io l'ho visto in faccia il diavolo-
-Che ti dicevo?-
-Senti un po', racconta a Federico qualcosa su quello che ti è successo quand'eri giovane, nel '09...-
-Vaffanculo, non sono un juke-box del cazzo e poi non mi metti neanche la monetina-
-Ti ho detto che dice anche un sacco di parolacce?-
-Se non mi offri qualcosa, tu o il tuo amico, io non racconto un cazzo di niente-
-Va bene, ho capito, ordina quello che vuoi-
-Clara, mettimi una birretta zero tre per favore, te la pagano i signori qui- fece Roberto, poi si rivolse a me domandandomi:
-Che ci fai qui?-
-Come dice signore?-
-Signore? Ma per chi mi hai preso per vostro signore? Dammi del tu e rispondi alla mia domanda? Che ci fai in questa città di merda?-
-Oh- risposi -Non credo che sia una città così brutta, sono qui da due giorni ospite a casa sua, siamo vecchi amici dai tempi dell'università-
-Non ti ho chiesto la storia della tua vita-
-No signore- risposi senza pensarci
-E non sono neanche un militare, figurati che mi hanno esentato a suo tempo-
-Beh neanche noi vogliamo sapere tutta la tua vita Robe', vogliamo sapere solo quello che è successo il '9- gli rispose provocatoriamente Mattia.
Roberto prese la sua birra appena posata sul bancone, fece un bel sorso e riprese a parlare:
-Nel 2009 nella mia città, che non è questa come forse non avrai capito, fece una botta tremenda, un terremoto che distrusse tutto, case, persone, tutto, lo sapevi?-
-Veramente non lo sapevo- risposi sinceramente
-Bene, allora ordina una cosa più forte di una birrettta per te, perché quello che sto per raccontarti oggi non è proprio una favoletta da raccontare ai figli prima di coricarli-
-Ci penso io- fece Mattia -Tu ascolta il suo racconto, tanto sono sicuro di averlo già sentito-
-Mi sa che questa cosa non l'ho mai raccontata neanche a te-
-In tal caso ordino e sono da voi-
-Dopo quella botta (come è andata durante è un'altra storia un po' più lunga) ho iniziato a vagare in giro per città e paesi, zingaro e spaesato, forte e incazzato, come tutti-
-Mi sa che me l'hai già raccontata-
-Oh dio taci ti prego-
-Dopo un po' che girovagavo mi fermo in una tendopoli che accoglieva un certo numero di terremotati, vicina al posto dove abitavo. Il posto mi piaceva, non notavo pecche, mi sembrava di aver trovato una specie di oasi, di paradiso, questo i primi giorni, poi con il passare del tempo ho iniziato a sentire strani discorsi da parte di un sempre maggior numero di persone, mi segui?-
-Credo di sì- feci un'espressione come per dire vai avanti.
-La gente iniziava a blaterare cose come se fosse drogata, allucinata, diceva che nella mensa mettevano i calmanti nel cibo per non creare disordini. La cosa a me non ha mai convinto perché quello che mangiavamo noi lo mangiavano anche i volontari della Protezione Civile e della Croce Rossa che gestivano il campo degli sfollati. Che senso aveva addormentare noi insieme a loro? Questo una volta, stufo di continuare a sentire questo discorso in continuazione, l'ho pure detto ad alta voce in non mi ricordo più che occasione, e lì per lì nessuno mi ha saputo rispondere. Poi, per fartela breve, ho scoperto che i volontari erano immuni ai calmanti, al bromuro, che questa immunità gli era derivata da mesi e mesi di graduale somministrazione dei farmaci che usavano per stordirci-
-Fico-
-Fico? Ma dove cazzo l'hai trovato questo cretino?-
-Sono arrivati i nostro coktail, adesso se ne fa uno e inizia a ragionare vedrai-
-Voglio sperarlo per lui- fece Roberto
-Sì ma ancora deve venire il meglio- mi fece Mattia posandomi una mano sulla spalla -Ma lo senti che è questo mojto, Clara ha un gran bel culo e sa fare i bebberoni, e non è fidanzata, e nessuno le dà piccio come meriterebbe-
-Matti' io tra tre giorni riparto, tu qui ci vivi, dovresti darle piccio tu alla barista non io-
-Una botta e via una botta e via, che te ne frega?-
-E se poi mi innamoro? O peggio si innamora? Di un culo così effettivamente è facile innamorarsi-
-Scusate se mi intrometto, ma vorrei finire la storia per la quale sono stato pagato con una birretta-
-Credevo che fosse finita?-
-Le storie incredibili hanno sempre un finale a sorpresa ricordalo sempre-
-Allora com'è finita? Clara ti presento il mio amico Federico-
-È finita che...un mojito non ti basta per sapere come andrà a finire. Clara preparagliene un altro a questo bambolo-
-I volontari che lavoravano nei campi di accoglienza sfollati ecco, come dire, venivano da un altro pianeta-
-In che senso?- chiesi -Nel senso che la loro bontà era fuori dal comune? Nel senso che la loro immunità ai calmanti era eccezionale?-
-Acqua per la prima, fuochino per la seconda. Ti piace il cinema?-
-Abbastanza-
-Hai presente un filmettino neozelandese che si chiama Bad Taste?-
-Veramente non lo conosco-
-Lì gli alieni ci invadono per rifornire una catena di fast food stellari di carne umana-
-Una bella cretinata-
-Il film non era male, il regista ha poi fatto la trilogia de Il signore degli anelli-
-Quella sì che è proprio una porcheria- fece Mattia con un sorrisetto del cazzo.
-Questa volta me la sto cercando, lo ammetto- fece il vecchietto, che poi vecchietto...aveva una sessantina di anni
-Ma quanti anni hai, te lo posso chiedere?-
-Sono del 1974, fai un po' tu-
-Dicevi quindi che...-
-Che tutti i volontari di tutti i campi non erano di questo pianeta-
-E volevano trasformarci in panini?-
-No!! Il film era solo per farti capire che...lascia perdere il film, dimentica il fottuto film, i volontari nelle tendopoli erano alienati che facevano su di noi esperimenti-
-E furono loro a provocare quel terremoto che distrusse la tua città?-
-Questa è una bella domanda-

lunedì 15 giugno 2009

Per farla breve/3

-Ah, la scossa, la scossa!-
-Ancora... E' solo il tizio della tenda 21 che russa come un trattore-

venerdì 12 giugno 2009

Per farla breve/2

-Ah, il terremoto!!-
-Niente nonna, è il nonno che scoreggia-

Per farla breve

-O dio di nuovo il terremoto!-
-Nonna sono i camion che passano!-

giovedì 11 giugno 2009

Normalità

In tendopoli è nato Leonardo. In un'altra tendopoli, Acquasanta credo, invece è stata eletta la miss. Normalità. La vita che riparte, lo stupido che resta.

mercoledì 10 giugno 2009

La Perdonanza 2009

Cosa c'è di sbagliato nell'organizzare l'edizione di quest'anno della Perdonanza lasciando la tendopoli lì dov'è sul prato di fronte la Basilica di Collemaggio? Sembra che spostando la tendopoli è come se si volesse nascondere la realtà. E' come se, in questo modo, si volesse cancellare il fatto che a L'Aquila c'è stato un terremoto. Per non parlare del fatto che, va bene che la Chiesa è potente, sembra umanamente impossibile ricostruire la Basilica in tempo per la fine di agosto. Certo, si potrebbe far passare il corteo storico invece che sul prato, come avviene da sempre, lateralmente. Ripeto, spostare più di duecento persone solamente per un fatto di decoro, di inquadrature eccessivamente blu mi sembra il modo più facile per cancellare la realtà storica. Tra duecento anni così facendo nessuno vedrà, nelle riprese tv, la tendopoli di fronte alla basilica. Quella di quest'anno è un'edizione storica che si vuole dimenticare, ma allora che si fa a fare?

Zingaro

Ora mai sono zingaro. Dopo Germana e mio fratello mi sono trasferito dall'8 nella tendopoli di Collemaggio. Qui c'è molto fermento, molta attività, nessuno scazzo, molta filosofia. Gente fantastica, interessante, che ha voglia di muoversi, fare qualcosa.
Ah, tra l'altro si dice, si mormora, si vocifera, che da qui ci cacceranno per la Perdonanza Celestiniana. Staremo a vedere... Ma c'è già chi dice che la tendopoli deve sloggiare perché la città deve ripartire.

martedì 9 giugno 2009

Si passa tra stati d'animo differenti, si passa di palo in frasca. Tutto ciò è bellissimo.

domenica 7 giugno 2009

Rinascere

Dicevamo, non è il caso di perdersi in discorsi inutili, di estraniarsi dalla realtà. Questo vale per tutte le occasioni, ma soprattutto per le situazioni negative come la nostra. Come diceva un grandissimo, nella sua frase più abusata, dai diamanti non nasce niente dal letame nascono i fiori. Tocca a noi, a tutti noi, far nascere questi fiori. Da una situazione difficile si può, anzi si deve, solo migliorare. Toccato il fondo bisogna solo darsi la spinta per risalire in superfice, prima che l'apnea ci uccida.

mercoledì 3 giugno 2009

Discorsi a vanvera

Non è il caso di lamentarsi né di piangere. Non è il caso di fissare il vuoto, di perdere tempo in discorsi senza capo né coda. Non è il momento adatto per farsi le seghe o per fare a botte. Persino gli animali di solito nemici, cani e gatti, sembra che si siano dati una tregua. Non è il caso di agire sconsideratamente, è il caso di fare molta attenzione, a quello che si dice a quello che si fa, a quello che si vede e che si ascolta. Siamo sul filo di un rasoio che non conosciamo ancora. Se prima si doveva contare fino a dieci adesso è necessario arrivare almeno a cento.

Azzurri di sci

Nell'albergo di Lanciano ci sono dei soggetti che levati. Personaggi che sapendo che difficilmente potranno essere smentiti da chi ascolta si divertono a raccontare storie palesemente di fantasia, tuttalpiù gonfiate. C'è quello che si vanta di avere tre case completamente distrutte dal sisma maledetto (praticamente si vanta della propria iella); quello che ancora non riesce a recuperare tutte le sue preziosissime tele; chi è preoccupato perché sotto le macerie di casa sua sono sepolte delle armi che potrebbero finire in mani pericolose. Ognuno ha una storia da raccontare, chi non ce l'ha la inventa. Come me che preso da una mania di competizione fantozziana una sera mi sono ritrovato, vicino a uno di questi "cantanti", a fingere di telefonare ad un misterioso interlocutore per avvertirlo che le vere sacre spoglie di Sant'Antonio sono al sicuro adesso, certo, ho dovuto faticare per convincere i vigili del fuoco che si trattava di un parente e non di un santo, è stata dura ma adesso il Vaticano ha di nuovo la sua reliquia sacra.
Ho detto più o meno così. No, forse ricordo male, forse ho finto di telefonare dicendo che è al sicuro la vera croce di Cristo, la prima stampa di Guttenbergh, insomma c'è stato sicuramente qualcosa di sacro che era in pericolo e che adesso è al sicuro. O si trattava di qualche carteggio segreto che nessuno conosce, lettere che se venissero pubblicate cambierebbero la storia? Mao era amico del Dalai Lama? C'è un carteggio che dimostrerebbe l'accordo tra di loro: tu passerai per martire io per carnefice, la gente ti amerà e mi odierà ma chi se ne frega, la Storia è fatta così.
Non è il caso di tirare fuori Codici Da Vinci perché altrimenti si sentirebbe troppo la puzza di sfottò. Adesso ricordo bene, nella telefonata ho avvisato il misterioso interlocutore che la vera Gioconda si trova finalmente al sicuro, salvata a stento dalle macerie, ai vigili dicevo è una stampa, Ma che non si vede che è una fotografia?

martedì 2 giugno 2009

Non tutti i mali vengono per nuocere

Forse sarà solo una coincidenza, ma da quando il 6 aprile è successo quello che è successo, mi è tornata la voglia di scrivere cose di fantasia, racconti insomma. Per sfogarmi, esorcizzare, distrarmi. Ad avere più tempo...
Scrittori italiani e stranieri di tutto il mondo siete avvertiti: da oggi c'è un nuovo avversario/concorrente (chiamatemi come volete).
Cane come molti di voi.
Tiè!

Domande/grandi dibattiti

G8 sì, G8 no o G8 'sti cazzi?
Oppure, bisogna andare a votare per le Europee, perché andare a votare è un diritto e blà blà blà, o non ce ne può fregare di meno visti i grandi cazzi che ci sono piovuti addosso?

Reset/2

Se il destino bastardo ci ha voluto resettare tutti quanti, forse allora vale la pena di azzerare tutto, e quando dico tutto intendo proprio tutto. A cominciare dalle istituzioni locali. Conviene forse ripartire dall'inizio, da una clava e poco più.
Se solo riuscissi a piangere per sfogarmi un po'...

giovedì 28 maggio 2009

La grondaia

L'altro giorno ho corteggiato una grondaia per un'ora circa. È stata lei a dirmi che non era il caso, che non sono ancora così disperato.

lunedì 18 maggio 2009

Paolo e Morgana

Giorni fa sono tornato al canile di Collemaggio per vedere se c'erano novità su Fofò. Giunto sul posto scopro che è chiuso. Colgo l'occasione per andare a trovare Paolo ed Emiliano, due amici che vivono nella tendopoli lì vicina. Si chiacchiera del più e del meno, ascolto lo sfogo di un ragazzo. Dopo un po' entro nella tenda dei Paolo e chi ti vedo sul suo letto: Morgana che dorme beata!
Paolo mi confessa che da quando l'ha ritrovata la sua vita è migliorata parecchio. Questa è una cosa che non tutti possono capire. Anch'io sono alle stelle, sia per Morgana che per Paolo. Più tardi, mentre ritorno alla base televisiva, a piedi e sotto una pioggerellina costante, inizia a farsi sentire un senso di tristezza dalle unghie uncinate.
Sento avvicinarsi alle mie spalle un'automobile e ho quasi la tentazione di buttarmi a sinistra per farmi investire.

domenica 17 maggio 2009

Fortune

La fortuna svolgeva, svolge, svolgerà un ruolo fondamentale. Bella scoperta, direte voi.
È che a furia di pensare e ripensare sempre alla stessa cosa si finisce prima o poi con lo scoprire cose in fin dei conti banali. Il mio amico Pierpaolo che prima di quella meledetta notte era stato solato arrrivando quasi ad acquistare una casa in periferia, adesso si ritrova con una bellissima e integra villa dalle parti di Pianola. I miei genitori che avevano una casa in periferia adesso si ritrovano con una casa in centro che rivedranno tra una decina di anni se tutto va bene.
La ruota gira, i treni passano, le banalità mie restano, almeno qui.

sabato 16 maggio 2009

Fofò

Quando Morgana partorì sette cuccioli la mia vita in un certo senso cambiò.
Sette cuccioli nati in casa regalo di una gatta mezza randagia che con la mia famiglia accudivamo insieme all'amico e vicino di casa Paolo. Sette cuccioli scatenati che non stavano fermi un attimo. Bellissimo ma tutto sommato faticoso tant'è che da subito iniziamo le preghiere affinché qualcuno se li prenda. Preghiere andate a buon fine, di sette cuccioli sei vengono regalati nel giro di sei-sette mesi. Il settimo ce lo siamo tenuto noi e lo abbiamo battezzato Fofò.

Fofò faceva i suoi bisogni in piedi, con le zampe anteriori sopra la lettiera, se un suo fratello o sorella iniziava a tossire lui accorreva per vedere se era tutto ok, Fofò era l'ultimo dei sette cuccioli di Morgana.

Due giorni dopo quella maledetta scossa, sono tornato a casa per recuperarlo. Non avevo una gabbietta. Ho aperto la porta e ho detto a Paolo, che mi aveva accompagnato, di aspettarmi fuori.
Lo trovo lo abbraccio, esco fuori di casa, inizia a dimenarsi, non riesco a tenerlo fermo, scappa.

Da allora non ho più sue notizie. Al centro che si occupa di ritrovare gli animali domestici ho portato una foto. Ogni tanto sogno di ritrovarlo mentre vago per la città deserta.

Qualche buona notizia di tanto in tanto

Tra lo sconforto generale arriva ogni tanto qualche buona notizia.
Ero con la giornalista al campo accoglienza sfollati di Centi Colella, storico perché ci si allenava la squadra di rugby cittadina, per fare due immagini al pallone del CUS qundo cosa ci si para davanti agli occhi? Un bibliobus! Entriamo curiosi e scopriamo che questo servizio bus (al quale se ne aggiungerà presto un altro) è stato voluto e realizzato dalla mitica strasmissione radiofonica Fahrenheit in collaborazione con l'ARCI, l'AMA (l'azienda municipalizzata dei trasporti di L'Aquila) e altri sponsor come il Punto Einaudi. Ritrovo così, con immenso piacere, la proprietaria del negozio Einaudi di L'Aquila. La intervistiamo insieme a un ragazzo dell'ARCI, e realizziamo così uno dei pochi servizi speranzosi che tanto ci servono per andare avanti un po'.

martedì 12 maggio 2009

Allucinazioni da sciacallaggio

Tra le tante cose strane, anzi assurde, che mi sono capitate in questi giorni, forse la più strana è stata l'intervista che ci hanno fatto la seconda notte la troupe di Matrix. Questo è il giornalismo in Italia. La giornalista (cavolo quella almeno il tesserino da pubblicista ce l'ha di sicuro... come siamo messi male... come siamo messi male) voleva assolutamente far polemizzare noi, con quelle domande idiote, su l'organizzazione dei primi soccorsi, e poi dicono che Santoro è un attaccabrighe... Io sono quello nella macchina rossa a destra del guidatore (mio padre) che non ha aperto bocca per tutta l'intervista convinto che si trattasse di un'allucinazione, un po' come nell'hotel di Lanciano.
A quella violenza si doveva rispondere con altra violenza?



http://www.youtube.com/watch?v=UJ5gr0KImQY

lunedì 11 maggio 2009

Sono sempre meno speranzoso.
Provo sempre più tristezza per i miei genitori che molto probabilmente non faranno in tempo a godersi (senza debiti) la loro sudatissima casa.
Cazzo, cazzo e ancora cazzo.

Noemi

All'aula F di Palazzo Camponeschi eri tra le prime ad arrivare la mattina e tra le ultime ad andartene la sera. Sorridevi sempre, anzi, la tua risata mi piaceva ed era contagiosa. Abbiamo chiacchierato spesso, e non solo di teatro (che era la tua grande passione). Avevi una gran bella testa.

venerdì 8 maggio 2009

Reset

Da più di un mese, chi più chi meno (io essendo fortunato di meno), siamo tutti in una condizione di resettaggio. Avevamo una casa, piena di oggetti spesso inutili. Molti di noi tentano in tutti i modi di rimanere ancorati a quel poco del passato che rimane andando a recuperare proprio quegli oggetti; c'è anche chi, sempre perché legato al passato distrutto, non ha il coraggio di riavvicinarsi in città. Magari c'è anche la paura di una nuova scossa. C'è anche chi, però, vorrebbe cogliere questa occasione per iniziare a vedere la vita da un punto di vista meno materiale, quasi da eremita. C'è molta confusione.

giovedì 7 maggio 2009

Dov'è la realtà?

In albergo è tutto ovattato, lontano. Vedi, sei informato. Ma non vedi realmente e quello che ti dicono non ti forma in modo soddisfacente. Vedendo con i tuoi occhi, in prima persona, la cornice dell'inquadratura non esiste. Andando in giro a cercare da te le notizie tutto cambia. Vedi quello che non riuscirai mai più a toglierti dalla mente, ascolti persone desiderose di sfogarsi, prendi atto che la situazione è drammatica e in mano a gente che spesso non sa bene da dove cominciare.

Neanche sotto trip

In albergo, a Lanciano, a volte mi capitava di pensare di trovarmi insieme agli altri sfollati in una specie di anticamera del paradiso.
Ero ancora sotto shock, non c'è altra spiegazione: non sono una persona da paradiso. Elio, che qualcosa di simile a me ce l'ha, una volta alzandosi da una poltrona disse fra sé:
-Questo è un purgatorio porcamadonna-

giovedì 30 aprile 2009

Quella notte maledetta mentre ero sotto il letto e sentivo tutto muoversi, scuotersi, cadere, pensavo solo ad una cosa: -Sta succedendo- Non pensavo ai miei genitori al piano di sotto, o agli amici, non pensavo neanche a me. Non pensavo a niente. Aspettavo. Aspettavo impotente la fine di qualcosa. Forse la mia. Aspettavo il crollo della casa. Sono stato fortunato.

Sonno


All'inizio non riuscivo a dormire perché da disteso rivivevo la notte della scossa maledetta.

Adesso va decisamente meglio, con qualche ricaduta che si insinua ogni tanto dispettosa rovinandomi il riposo.


Sono un fortunato. Da quando è successo quello che è successo, a parte la prima notte in bianco e la seconda in macchina, non ho dormito un solo giorno in tenda.

mercoledì 29 aprile 2009

Combattere i demoni


Da venerdì sono tornato in città per riprendere il lavoro, ospite, per il momento, della mia collega Germana. Oggi sono stato nel blindatissimo centro storico per fare un po' di riprese. Uno scenario che ti toglie la voglia di vivere e di ripartire.

lunedì 20 aprile 2009

Solidarietà e sciacallaggio

Due giorni dopo quella maledetta scossa giungo con la mia famiglia in un Hotel di Lanciano. Scappiamo come molti altri alla prima occasione senza farcelo ripetere due volte. Qui, lontano e a mente sempre più lucida, mi rendo conto che con il passare del tempo esce fuori sempre di più l'essenzialità dell'uomo fatta di elementi contrastanti. Rabbia e paura, voglia di ripartire che si mischia al dolore e alla rassegnazione che niente sarà come prima, solidarietà e sciacallaggio.
Ragazzi che non hanno più una casa che si mettono a disposizione per alleviare la sofferenza altrui, ma anche negozianti di vario genere che iniziano a speculare sulla disgrazia a partire dal giorno dopo. Le prime due le ho viste con i miei occhi quando ero ancora in città: la panetterie affianco alla chiesa delle Anime Sante che invece di regalare il pane che aveva in negozio, vecchio di tre giorni tra l'altro, lo ha venduto al doppio del prezzo; come la farmacia in Corso Federico II del Dottor Pulcini che ha venduto a mia madre uno stick di burro cacao a 4,5 €!! (aveva le labbra secche e gonfissime per la polvere e la disidratazione e non ne poteva fare a meno). Come quello, l'ho saputo dai mezzi d'informazione, denunciato per aver venduto un kg di carne a 80 €. E poi gli sciacalli classici, quelli che per rubare indisturbati tra le macerie o dentro le case sono arrivati a rubare le pettorine della protezione civile. E poi c'è lo sciacallaggio dei big della politica nazionale di ogni colore che scendono ogni giorno da due settimane a questa parte per raccogliere voti e mantenere alta la loro popolarità. Tutti tranne Pierferdinando Casini. Ed è questa l'unica vera piacevole sorpresa in questo desolante panorama che osservo da lontano al caldo.
Il politico che più di tutti dovrebbe fare qualcosa per far ripartire una città resettata è , ovviamente, il nostro presidente del Consiglio Silvio Berlusconi. Ma alle sue contraddizioni e alle sue chiacchiere siamo abituati da tempo, le sue smentite come al solito si susseguono velocissime sparando balle sempre più inverosimili. Le nostre case, a sentir lui, è come se fossero tutte quante già ricostruite. Dove c'è una telecamera c'è lui, più ce ne sono più deve esserci. Telecamere e microfoni sempre difettosi che lo fraintendono sempre, complici anche il taglia e cuci dei giornalisti nemici, anche in questi momenti difficilissimi.
Poveri noi...

mercoledì 15 aprile 2009

Ancora su quella notte maledetta

Intanto la prima notte prosegue in Piazza Duomo. Iniziano a circolare le voci che alla Casa dello studente la situazione è gravissima, che ci sono rimasti prigionieri moltissimi ragazzi, che la Prefettura è crollata del tutto, ma sono solo voci, chi ha il coraggio di muoversi da lì? Intaanto le scosse di assestamento continuano, si iniziano a sentire le sirene del pronto intervento, durante una scossa un pezzo enorme di cornicione cade davanti ai nostri occhi mentre tutti noi cerchiamo di rimanere il più possibile al centro della piazza occupata in parte da automobili. Una ragazza di colore chiacchiera al telefono passeggiando sotto un palazzo come se non si accorgesse di quello che accade. Le urliamo di togliersi da lì. Una cabina del telefono è stata trasformata in un bagno per signore. All'ennesima scossa una donna alza gli occhi al cielo e urla: -Basta! Adesso Basta!!-
L'alba arriva così, tra un sussulto e un altro. Mano mano che la luce aumenta vediamo meglio i danni alla cupola delle Anime Sante, che Via Cimino e ridotta maluccio, che la Curia presenta danni esterni notevoli. La farmacista che abitava sopra il suo negozio, affianco la Curia, è morta schiacciata tra le macerie.
Le due fontanelle della piazza funzionano ancora, alcuni bevono per togliersi la polvere dalla gola, altri si lavano le ferite. Siamo tutti ricoperti di polvere, i miei capelli sono luridi ma me ne frego: sono vivo.

domenica 12 aprile 2009

Quella notte maledetta

Come molta altra gente anch'io ero tornato a dormire dopo l'ennesima scossa delle 23.00, anch'io avevo pensato che per oggi era finita, che avremmo dormito quella notte, che il peggio era passato. E invece il peggio doveva ancora iniziare. Alle 3.32 mi sveglia la solita esplosione seguita dal tremore solo che questa volta non smette subito come le altre volte. La prima cosa che sento cadere sono i bicchieri di vetro della mia collezione che ho, che avevo, quasi di fronte al letto mentre la scossa continua. Istintivamente mi butto sotto il letto tremante, il rumore che sento adesso nella completa oscurità della stanza insieme ai bicchieri che si frantumano al suolo è quella del calcinaccio che inizia a staccarsi dal muro, subito dopo è la volta di una mensola piena di CD che si schianta di fianco al letto. È tutta la stanza, la casa, la terra ad ondeggiare furiosa. Finalmente dopo venti secondi, verrò a sapere qualche giorno dopo, la scossa finisce. Esco dal mio rifugio sotto il letto. Mia madre e mio padre sono già per strada, lei mi chiama disperata, le urlo che sto bene e che sto scendendo. Devo vestirmi, non indosso il pigiama. Cerco di farlo il prima possibile. Accendo la luce del letto. Infilo i pantaloni jeans la camicia e la felpa al volo. Le scarpe realizzo di averle fuori sul balcone. Le prendo senza neanche uscire fuori, mi basta aprire la porta. Le afferro velocemente mentre un'altra scossa comincia e finisce qualche attimo dopo e mia madre da fuori continua ad urlare il mio nome e a chiedere: -Perché ci mette tanto?-. La porta del balcone è ancora aperta, le dico, le urlo che sto scendendo. Per terra c'è l'inferno, di tutto, libri, mobili, DVD, polvere, intonaco. Cerco il cellulare, gli occhiali da vista: non li trovo. Non c'è tempo per cercarli, mio padre mi ordina di scendere immediatamente, sento la sua voce per le scale. Dobbiamo assolutamente uscire all'aperto. Scendo le scale, esco fuori, per strada insieme ai miei genitori ci sono alcuni vicini di casa. Per terra pezzi di case crollati, nell'aria polvere e rumori di allarmi. -Perché ci mettevi tanto?- mi chiede mia madre urlando, piangendo, occhi sbarrati, sguardo spaesato che non riconosce il posto in cui si trova. Dobbiamo uscire da quella strada troppo stretta e arrivare prima di subito in Piazza Duomo, salendo lungo via Cimino la situazione peggiora passo dopo passo. Pezzi sempre più grossi di palazzi occupano quasi tutta la strada. Dobbiamo assolutamente uscire di qui, le scosse di assestamento continuano imperterrite, padrone della situazione. La figlia dei vicini inciampa su alcuni detriti, si rialza subito. Sopra la pasticceria Tironi un pezzo enorme di edificio resta attaccato al resto penzolando. Finalmente raggiungiamo Piazza Duomo. C'è già molta gente. Alcuni non hanno fatto in tempo neanche a vestirsi. È notte fonda, saranno le 3.40. Anche lì c'è polvere e rumore di allarmi impazziti. In mezzo a tutto quel casino siamo tutti spaventati, imbambolati, isterici, increduli che sia accaduto realmente. La prima cosa che facciamo un po' tutti è di cercare tra la folla qualche conoscente. Qualcuno gira spaesato, un ragazzo è seduto per terra con la mani sulla testa, un altro gira in mutande e canottiera, qualcuno è ferito ma non si lamenta. Mia madre ancora non riesce a riprendere bene il controllo, mio padre cerca di nascondere la sua agitazione per non agitare ulteriormente mia madre. Tra la folla deviamo una famiglia di amici e gli andiamo in contro. La loro vicenda ha del tragico e del miracoloso: dopo la scossa delle 23.00, la figlia Giuliana aveva deciso di addormentarsi nella casa dei genitori a fianco la sua. Loro si salvano la casa affianco crolla uccidendo gli abitanti che abitavano di sotto. È allora che mi rendo conto per la prima volta di essere sopravvissuto a qualcosa di veramente mostruoso. Ma è ancora notte, non ci si rende ancora conto della gravità della situazione.